Date: Sat, 5 Dec 1998 10:12:54 +0100
Trasmetto quanto sono riuscita a produrre, non so quanto di quello che ho scritto
potrà servire al nostro lavoro.
Ripeto: arduo compito quello degli innovativi!
Ciao a tutti
Patrizia Medici
DIBATTITO (messaggio n° 3)
Trovo molto ricco sia il lavoro di Paola che quello di Anna, hanno anche il merito di aver saputo sintetizzare e schematizzare
Molto belle anche le osservazioni e riflessioni di Rosella
Circa il punto 1 trovo valida e completa lesemplificazione di Anna, vale la pena aggiungere anche gli stralci dei verbali.
Se occorrono foto sui puntamenti , ne ho alcune belle (forse qualcuna anche con i tubi acchiapparaggi grandi)
Ricordo che in un nostro incontro Enrica aveva parlato dei "grandi verbi delle scienze":
Aveva anche detto che la formazione di un concetto passa attraverso questi verbi ma non si identifica con essi
Dovremmo secondo me pertanto mettere in rilievo quei passaggi che dimostrano di aver attivato i procedimenti propri del "fare scienze"
Mi resta difficile trattare separatamente i punti 1 e 2 della scaletta
Provo, al fine di esemplificare, ad analizzare un segmento di lavoro alla luce dei procedimenti seguiti sperando di non dire un sacco di sciocchezze:
segmento acchiapparaggi
- osservo la macchia di luce che si viene a formare sulla mia mano, sul mio quaderno e sullasfalto dopo aver "catturato" con un tubo di cartone un fascio di raggi solari, osservo le macchie di luce che si vengono a formare su un piano orizzontale dopo aver catturato con un tubo di cartone un fascio di raggi solari (osservazione)
- osservo e classifico i vari tipi di macchie: cerchi, ellissi più o meno eccentriche.
- stabilisco una relazione tra il risultato dellosservazione (la macchia di luce) e il fenomeno
(il fascio di luce solare che attraversa il cilindro di cartone)
- la macchia di luce ha una forma a cerchio se la mia mano o il foglio del mio quaderno sono messi in un certo modo rispetto al tubo di cartone, ad ellisse se la metto in un altro modo...
(inferenza: semplice spiegazione e plausibile dellosservazione)
faccio riferimento al verbale della mia classe 1G del 14.12.98 perché in quel periodo mi trovavo "scollegata" pertanto ho perso la ricchezza dello scambio in rete
- si passa poi ad un livello superiore di rielaborazione ® stabilire delle relazioni (la forma della macchia dipende da...), fare delle previsioni e formulare delle ipotesi
La forma della macchia dipende da... inclinazione del tubo acchiapparaggi e quindi dallangolo dincidenza, diventano cerchi quando... la mano o il foglio di raccolta sono disposti perpendicolarmente al tubo acchiapparaggi.
Dal quaderno di Elena, una mia alunna: "quando il tubo acchiapparaggi è allineato
con i raggi del sole?"
Noi cerchiamo di rispondere a questa domanda con degli "esperimenti" Alla fine
io ho concluso che il tubo è "perfettamente" parallelo ai raggi quando il
cerchio è "perfettamente" rotondo. Però dipende anche dalla posizione del
foglio cioè il tubo devessere perpendicolare al foglio."
Posso dire che se anche non esplicitate sono state individuate le variabili in gioco? Qui compaiono termini matematici che vengono in modo naturale, rafforzarti da avverbi quasi a voler rendere a se stessi più incisivo il concetto (sto dicendo delle bestialità?)
Cartellone di Carla e Giosuè: si può far rilevare come ci sia stato un approfondimento nel percorso di studio (macchie osservate su piani orizzontali ed obliqui) e come vengano esplicitate varianti e invarianti
Raccolta sistematica delle rilevazioni (i cambiamenti nel tempo): i ventagli di luce
Si può far notare come da rilevazioni di tipo qualitativo si passa nel successivo segmento di lavoro (raccolta di macchie di luce con il teodolite) a rilevazioni di tipo quantitativo (ed entrano in gioco i verbi misurare e contare), trovo che ci sia un livello di complessità decisamente superiore qui mettono in pratica tutte le fasi dello sperimentare:
formulare ipotesi, controllare variabili, ideare esecuzioni, comunicare (devono ideare lesperimento: anche se i ragazzi non hanno di fatto "inventato" il teodolite, non potevano inventarselo, passo a passo sono arrivati a comprendere la necessità di un idoneo strumento di misura , hanno capito come utilizzarlo, hanno stabilito i criteri per una corretta rilevazione, hanno controllato variabili ,hanno misurato angoli ,zenit e azimut, sono giunti ad un sistema di rilevazione di tipo quantitativo e quindi a dati oggettivi e confrontabili.
Anche il livello dei verbali cambia, il linguaggio si fa più specifico, (Vedi cartelloni sul teodolite di Loredana e i verbali dei suoi ragazzi?)
Il collegamento con la matematica è forte (vedi verticale ed orizzontale, vedi angoli, vedi cartellone di Paola C.)
Nei verbali di questo segmento di lavoro si dovrebbe trovare quello che ci chiede Paola, luso ricorrente alle relazioni (mi viene in mente il discorso movimento del tubo confrontato con il movimento del braccio che punta: " il tubo acchiapparaggi come il braccio che punta descrive...). Cè poi il parallelo in indoor di Rosella e della sua classe
Riguardo poi a quellaspetto dello sperimentare che è lideare esecuzioni i verbali di questanno della classe di Paola C. contengono un qualcosa in più , almeno rispetto ai miei, compare chiaramente che i suoi ragazzi sono invitati anche a progettare lesperimento.
Ammesso che in tutta questa chiacchierata abbia detto qualcosa di utilizzabile per il nostro scopo, non ho idea di come renderla fruibile (avrei voluto proporre in modo schematico le procedure, il segmento di lavoro a cui si riferivano, le relative schematizzazioni)
le esemplificazioni di Paola relative alla formalizzazione sono comunque complete.
Quale livello di formalizzazione?
I concetti che proponiamo sono molte volte elevati, se partiamo dal presupposto che aver imparato a memoria una definizione non significa aver interiorizzato il concetto, non significa aver formalizzato, forse vale la pena spendere molto tempo per i concetti e accettare anche un linguaggio come dice Paola inadeguato piuttosto che investire troppo su questultimo.(Mi sembra di aver già sentito o letto queste cose), Comunque penso che il livello di formalizzazione oltre che al concetto sia da rapportarsi al livello di maturazione, in prima posso ovviamente pretendere meno di quanto posso fare in seconda e in terza. Concordo con Anna quando dice che occorre sistematizzare in itinere pertanto credo che i ragazzi debbano "essere progressivamente portati ed abituati" ad un linguaggio rigoroso, e che linsegnante debba prestare attenzione al linguaggio specifico, proponendolo ogni volta che se ne offre loccasione, magari sottolineandone anche la differenza rispetto ad un linguaggio naturale,
ma quanto si deve pretendere, quanto è giusto pretendere è ben difficile dirlo. Anche qui concordo con Anna , la questione andrebbe ulteriormente approfondita con laiuto degli esperti, mi sorgono queste domande e mi rivolgo soprattutto agli esperti: in considerazione della fase evolutiva del ragazzo, che cosa è indispensabile garantirgli affinché il processo di maturazione del linguaggio scientifico - matematico possa essere favorito, ovvero vi sono delle "cose" che se non fornite ora, a questa età, rischiano di compromettere la futura padronanza del linguaggio? Cosa e quanto pretendere?
LA GESTIONE DELLA CLASSE
Ancora a proposito del punto 4 della scaletta
Sono daccordo con Paola circa i verbali
I verbali diventano, in parte, il libro di testo:
Lunedì scorso ho chiesto ai ragazzi una riflessione sul nostro modo di lavorare in scienze e di indicare le differenze, se ve ne sono, tra lattuale e il modo di lavorare precedente, manderò in rete le risposte degli alunni appena possibile, perché sono state molto "ricche", forse qualcosa potrebbe servire anche per parlare della percezione che hanno gli alunni del loro modo di fare scienze.
Scrivo le frasi di due mie alunne, dette senza mia sollecitazione, a proposito dei verbali.
Alessia: "Ora la lezione la creiamo noi e quindi ci vuole più tempo. I verbali dei compagni in rete sono come dei libri per confrontare le idee, è come se ci scambiassimo dei libri".
Chiara: "Man mano che facciamo i verbali è come se costruissimo il nostro libro di testo"
RAPPORTO RAGAZZI/CONTENUTI
E vero quanto dice Rosella, e vero quanto dice Paola . Ma è importante che anche i ragazzi siano consapevoli di questo. E lunedì scorso la maggior parte dei miei ragazzi ha dimostrato di esserlo (verbale 2 G Stoppani Lecco del 30.11.98).
Concludo con una frase di Enrica:
Creare nei ragazzi la fiducia che le cose si possono capire (facendo, ragionando, discutendo, leggendo...sfruttando le risorse della comunità)
Per ora è tutto
Ciao Patrizia Medici