Da: S.M. Stoppani Lecco <stoppani@enet.it>
Oggetto: 2G rag.Metodo di lavoro
Data: sabato 5 dicembre 1998 11.02

Invio senza commento il verbale rag . del 30.11.98

Ho cercato di capire quanto i ragazzi siano consapevoli del metodo di
lavoro che stiamo seguendo. E ne è venuto fuori questo verbale, lungo,
perché abbiamo cercato di scrivere le frasi così come sono state dette.
La parola "tradizionale" è stata suggerita da loro, la domande era : "C'è
differenza tra il nostro modo di lavorare e quello che avevate alle
elementari?"
Era assente l'alunno che "ama le scienze" ma non questo lavoro. Peccato!
Alessia è una ragazzina che l'anno scorso ha seguito con fatica quanto
proposto, dimostrava disinteresse e scarsa motivazione, quest'anno è molto
attiva, i suoi interventi in questa discussione sono stati più numerosi di
quelli che figurano a verbale.
Ciao Patrizia Medici

Verbale del 30.11.98 e 1.12.98

Oggi abbiamo riflettuto sul nostro modo di lavorare in scienze, l’insegnante ci ha chiesto se anche alle elementari facevamo dei lavori in scienze in questo modo.
Ventitre su venticinque presenti hanno detto di no.
L’insegnante ha chiesto: "quali sono le differenze tra ora e il precedente modo di lavorare ?"

RISPOSTE

VIVIANA: Ognuno di noi può esprimere la propria opinione e se anche fosse sbagliata, alla fine c’è sempre una conclusione comune che può far cambiare idea.

Niccolò Sesana: L’insegnante non spiega e gli alunni ascoltano, ma è come se i ruoli si rovesciassero perché sono gli alunni che eseguono il loro lavoro e l’insegnante ascolta le loro ipotesi e le corregge.

La prof. chiede : "In che modo le corregge?"

ALESSIA : Non è la prof. che spiega dove abbiamo sbagliato, ma ci fa verificare attraverso l’esecuzione degli esperimenti, in modo da capire da soli dov’è l’errore.

ELISA F: prima leggevano l’esperimento sul libro (svolgimento e conclusioni) e poi si eseguiva l’esperimento o in classe o a scuola.

ALESSIA: alle elementari ci basavano più sullo studio attraverso il libro. Ora che possiamo esprimere le nostre opinioni capiamo e memorizziamo meglio.

MARTA B. Con questo lavoro capiamo di più perché ci coinvolge personalmente, mentre alle elementari era la maestra che faceva l’esperimento, così ci perdevamo dei pezzi di lezione perché ad un certo punto ci annoiavamo.

DIMITRI: Però impariamo di meno perché stiamo molto tempo sullo stesso lavoro e facciamo meno argomenti.

MARCO: Ci mettiamo tanto perché ad esempio l’argomento che stiamo facendo ora si divide in tante fasi.

ALESSIA: Quello che stiamo facendo coinvolge sia scienze che geometria ed inoltre riflettere su quello che stiamo facendo richiede tempo.

VIVIANA; Questo lavoro è lungo perché è ben diverso da fare un argomento spiegato dalla prof. sul libro di testo.

ELISA F. Se facciamo un esperimento sul libro di testo non ci poniamo domande e quindi il lavoro è più breve.

ALESSIA Ora la lezione la creiamo noi e quindi ci vuole più tempo.
I verbali dei compagni in rete sono come libri per confrontare le idee, è come se ci scambiassimo dei libri.

ELISA A. Il lavoro di quest’anno è più complesso e quindi richiede più tempo per analizzare le ipotesi, inoltre gli strumenti che andiamo ad utilizzare vengono costruiti da noi.

CHIARA : Man mano che facciamo i verbali è come se costruissimo il nostro libro di testo.

NICOLETTA Questo lavoro richiede tempo per costruire ipotesi e una conclusione comune.

ELISA F. Il lavoro è tutto collegato, mentre alle elementari si passava da un argomento all’altro.

CHIARA : saltando da un argomento all’altro ci si confonde e non si memorizza molto.

Domanda : "QUALI CAPACITA’ CI AIUTA A SVILUPPARE UN LAVORO DI QUESTO TIPO ?"

Conclusioni comuni
Impariamo a :

  • ragionare
  • memorizzare,
  • osservare
  • essere più autonomi
  • "creare ipotesi"
  • trarre conclusioni
  • sviluppare la capacità di riflettere
  • costruire oggetti di lavoro
  • sviluppare la capacità di esprimerci con linguaggi specifici
  • saperci spiegare
  • essere più precisi
  • conoscere, approfondire, apprendere
  • sviluppare l’attenzione
  • Classificare i dati
  • rispettare le idee altrui
  • dare un ordine logico al lavoro
  • saper prendere appunti
  • saper usare un computer, se avessimo un computer in classe

DOMANDA: "Allora impariamo di meno?"

Abbiamo detto di no perché : il lavoro è più approfondito, si ha il vantaggio di sviluppare le nostre capacità, di ragionare, di imparare altre cose.
Col metodo tradizionale studi solo mentre qui si impara a fare molte cose

Abbiamo scelto la risposte di Chiara: "Ripensando al fatto di Dimitri che dice che impariamo meno perché facciamo meno argomenti sono giunta alle seguenti conclusioni:
- meglio avere una sola cosa su cui impegnarsi a fondo che avere tantissime cose da imparare e poi confondersi;
- ci vuole tempo per riuscire ad usare tutti i linguaggi specifici che occorrono, per costruire gli elementi di lavoro, per comunicare con i compagni in rete, per riuscire a spedire i messaggi necessari per costruire un "libro" insieme alle varie scuole in comunicazione con noi attraverso i computer, per leggere e discutere i verbali di classe, per verificare le ipotesi, ecc. ecc.
Eh, ne abbiamo di cose da fare !"

E quella di Alessia: "Facciamo meno lavori perché il nostro metodo è lungo e gli argomenti da approfondire sono tanti. Approfondendo però ci allarghiamo su un campo più grande della scienza perché come abbiamo elencato sopra questo modo di lavorare ci dà il vantaggio di sviluppare le nostre capacità anche perché ci dà la possibilità di esprimere le nostre opinioni e quindi di capire di più ciò che si fa." 

Concludiamo con :

NICOLETTA : Con questo lavoro esco dalla fascia di studio tradizionale e quindi sarò più colto e potrò eventualmente spiegare in futuro anche ad altri quello che ho fatto in passato.

ALESSIA : Magari il lavoro che stiamo facendo potrebbe dare una svolta alla scienza, potremmo arrivare a nuove scoperte scientifiche.

Qualcuno di noi propone di far cambiare idea alle maestre delle elementari e alle prof. che lavorano nel modo tradizionale.

2G Stoppani Lecco