Sorgente lontana (Sole)
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Il parallelismo dei raggi

lodi21.JPG (11127 byte) In un giorno soleggiato siamo scesi in cortile con i nostri tubi cilindrici per provare a catturare la luce del Sole. Alcuni compagni si sono posti lungo il marciapiede del cortile ed hanno orientato gli acchiapparaggi verso il Sole; poi si sono spostati un po’ in avanti, poi a destra e a sinistra.

Gli altri compagni hanno osservato che i tubi degli acchiapparaggi rimanevano sempre paralleli fra loro (così come erano parallele tra loro le nostre braccia durante il puntamento del Sole).

Immaginando i tubi e le nostre braccia come i prolungamenti dei raggi del Sole, si può intuire che questi sono tra loro paralleli.

lodi11.jpg (12386 byte) Per capire meglio questo concetto abbiamo svolto un’altra semplice esperienza: abbiamo posizionato i nostri tubi "in piedi" sul terreno ed abbiamo osservato le loro ombre: anch’esse erano parallele.

I raggi giungono a noi paralleli perchè il Sole è molto più grande della Terra (ha un diametro che è circa cento volte quello terrestre) e molto lontano (la distanza Terra-Sole è circa ventimila volte il diametro terrestre); lo si può considerare come una sorgente di luce posta praticamente all’infinito.

In classe abbiamo realizzato un modello in cartoncino del Sole, della Terra e della loro distanza. Abbiamo immaginato che i due corpi celesti fossero distanti cinquanta metri e, applicando la stessa riduzione, abbiamo calcolato il diametro del Sole (circa 42 cm) e quello della Terra (circa 0,4 cm). In cortile alcuni compagni hanno esemplificato la situazione: ad una distanza di cinquanta metri il nostro modello di Terra era praticamente invisibile dal Sole.

 

Classe 2C della scuola "Cazzulani" di Lodi