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SMS "Anna Frank" - San Marzano sul Sarno (SA) -


 

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VERBALE DELL'ESCURIONE ALL'OASI WWF DI DIECIMARE (SA)
29 GENNAIO 1999

Quando i nostri insegnanti di Scienze ci hanno proposto di partecipare al progetto "Serra" eravamo un po' perplessi, non sapendo esattamente di cosa si trattava; parecchi di noi pensavano che dovevamo andare a coltivare la terra nella serra che nel frattempo si stava installando sul retro della scuola. Anche se gli insegnanti ci avevano rassicurato che non era così o almeno non era solo quello, quasi tutti pensavamo che si sarebbe trattato del solito lavoro monotono di consultare e ricopiare pagine di libri e di enciclopedie cosa che ci infastidisce un sacco. Invece ci hanno sorpreso spiegandoci che ci saremmo recati in escursione in luogo in cui avremmo prelevato dei campioni di suolo e di lettiera che poi avremmo analizzato per cercare di verificare se quello che avevamo detto in una precedente serie di discussioni sul suolo era vero o bisognava cambiare qualcosa. Noi questo non lo avevamo mai fatto ed eravamo ansiosi di misurarci con la Scienza.

serra in costruzione nella scuola

Il giorno 29 gennaio noi alunni della 3B, 3E, 3F, 1D, 1G, 2A, 2B, 2D siamo partiti in pulman per arrivare all'oasi WWF di Diecimare che si trova a Cava de' Tirreni (SA). Il tempo era sereno ma faceva molto freddo. Quando siamo arrivati sul posto cadevano degli schizzetti di neve e faceva ancora più freddo. Appena arrivati abbiamo atteso nel piazzale del parco che arrivasse una guida che ci illustrasse l'oasi in ogni sua parte

La visita che abbiamo fatto è stata molto interessante. La guida ci ha spiegato quali tipi di alberi e piante crescevano in quel parco e a cosa potevano servire alcuni insetti che li vivevano.
Qui ci sta illustrando quali tipi di fiori e di orchidee in particolare possiamo incontrare nel nostro cammino (ci ha raccomandato di non prenderle). Queste canne messe in questo modo servono ai bombi (insetti neri e brutti) che le usano come nidi. Loro impollinano le orchidee.
Dopo aver ascoltato le spiegazioni incominciamo ad incamminarci nel bosco. Ovviamente molti di noi parlavano a voce alta ed altri gridavano ogni volta che notavano qualche animale selvatico, per cui la nostra guida ci ha detto che se volevamo continuare a vedere gli animali dovevamo stare in silenzio, perché altrimenti quelli si spaventavano e non si facevano più vedere.Durante i nostri spostamenti abbiamo visto diversi microambienti e delle piante molto curiose che molti di noi non conoscevano.
Questi sono muschi e licheni che crescono su alcune rocce.
felci mischiate con lingue di cervo.
lettiera di foglie di quercia, rovere, faggio, betulla
Dopo aver camminato per un po' di tempo ci siamo fermati in una radura pieni di banchi come a scuola. La guida ci ha detto che questa era "l'aula bosco" dove è possibile fare lezione all'aperto a diretto contatto con la natura. Ci siamo chiesti perché nella nostra scuola non ci sono aule così, sarebbe più bello fare lezione all'aperto.

Siccome non tutti potevamo andare nell'aula bosco, gli altri gruppi scoprivano delle cose molto curiose ed interessanti .

come un nido di vespe o seguire uno scarabeo che torna a casa. Questo bruco marrone con un sacco di peli addosso è una "processionaria" ed è molto dannosa per i pini che vivono in questo parco. Qui si vede sopra al suo nido. Gli operai del WWF tagliano i rami danneggiati dalla processionaria e li bruciano. Questa sta su un ramo appena tagliato.

raccolta dei campioni di suolo e lettiera
Finalmente è arrivato il momento di raccogliere i campioni di suolo e di lettiera. Prima di tutto abbiamo misurato la temperatura dell'aria che era di 6°C e poi quella del suolo che era di 2°C mentre l'umidità era del 48 %. C'era un vento molto freddo e tagliente ed è stato difficile scrivere le nostre osservazioni sulle schede di campagna: avevamo le mani ghiacciate e la penna non voleva scrivere. Il prof. Lamberti che era stato anche all'escursione di Persano ci ha detto che noi eravamo più fortunati perchè non pioveva. Sarà, però noi avevamo freddo lo stesso.


Quindi, alcuni gruppi cominciavano a scegliere i posti in cui prelevare i campioni, altri ragazzi compilavano le schede di campagna sui prelievi e sulle caratteristiche dell'ambiente, altri discutevano con il prof Lamberti (quello con la giacca a vento gialla) su come fare per prendere più animali possibile nel suolo. Per molti di noi è stata veramente una scoperta constatare che nel suolo ci sono un sacco di animali. Da sopra, qualcuno si vedeva, ma non ci aspettavamo di trovarli anche nel terreno a 20 cm di profondità. Infatti abbiamo chiesto se gli insetti si possono trovare anche a profondità maggiori, per esempio qualche metro. Il prof non ha risposto ma ci ha detto che dovevamo fare noi delle ipotesi sulla loro esistenza. Noi pensiamo che forse non vivono a tale profondità perchè non avrebbero niente da mangiare e forse neanche l'acqua per bere. E poi già non si vede a 10 cm di profondità figuriamoci ad un metro. Però il prof ci ha detto che se ci sono a 10 cm e vivono già senza luce forse loro non hanno bisogno della luce per vivere. Questo però ci ha lasciati perplessi : come fanno a vedere senza luce ? non hanno gli occhi ? Il prof si è messo a ridere ed ha detto che se li troveremo cercheremo di capire come sono fatti con l'uso di alcuni strumenti importanti come la lente di ingrandimento o il microscopio.Dopo aver raccolto i campioni li abbiamo sistemati in buste di plastica etichettate e dopo aver raccolto tutte le nostre cose sparse per il bosco ci siamo incamminati sulla via del ritorno.
Ci è piaciuta molto questa escursione e non vediamo l'ora di andare in laboratorio per scoprire che diavolo c'è nel suolo.