Per queste esperienze è stato realizzato un dispositivo che consente
di ottenere due sorgenti di luce quasi-puntiformi regolabili in diverse posizioni. 
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Con questo dispositivo sono state provate tutta una classe di
esperienze molto significative che vanno dalla verifica (mediante asticelle di legno di 1
m di lunghezza e 3.5 mm di diametro circa) della propagazione rettilinea della luce a
considerazioni geometriche più raffinate. Sono stati realizzati
sostegni mobili utilizzando canaline a sezione quadrata per il passaggio dei cavi
elettrici (vanno bene quelle di misura medio-piccola, di circa 25 mm di lato); |
esse hanno una copertura scorrevole in guida, che è stata forata in
modo da accogliere al suo interno un connettore da incasso per prese jack da 3.5 mm . |
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Le microlampadine vengono in tal modo saldate al jack,che
innestandosi facilmente sul suo connettore realizza il collegamento meccanico ed
elettrico. |
L alimentazione può essere sia a 12 volt, con alimentatore
esterno, sia con batteria a secco a 12 volt, sia a 9 volt, con due batterie piatte da 4.5
volt ciascuna.
Con questo dispositivo e alimentando una lampadina per volta, viene
fatta passare l asticella per il bulbo e per la punta dell oggetto, fino a
toccare con la punta stessa dell asticella un foglio bianco poggiato a terra (o su
un tavolo); viene segnato il punto con la matita; si ripete il procedimento con l
altra lampadina.
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Alla fine i punti tracciati vengono collegati alla base dell
oggetto, vengono accese le lampadine e si confrontano i segni così tracciati con le ombre
portate. |
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