- Quando si vede un’immagine puntando
lo sguardo verso la parte immersa dell’oggetto, si guarda
"attraverso uno strato d’acqua" di spessore più o
meno grande a seconda della posizione dell’oggetto e della
posizione di osservazione. La luce proveniente dalla parte immersa
dell’oggetto deve attraversare lo strato di acqua per
arrivare agli occhi dell’osservatore. Questo modifica il
percorso della luce rispetto al percorso che avrebbe solo in aria
e l’entità della modificazione dipende dallo spessore dello
strato attraversato.
In questo caso si parla di "rifrazione"
della luce e di "immagini rifratte" degli
oggetti
- Quando si vede un’immagine puntando
lo sguardo verso le pareti del recipiente poste al di là dell’oggetto
rispetto all’osservatore, la luce emessa dall’oggetto
deve aver raggiunto la parete che provoca la formazione dell’immagine
ed essere poi stata rimandata verso gli occhi dell’osservatore.
In questo caso si parla di "riflessione"
della luce e di "immagini riflesse" dell’oggetto.
- Se tra la parete riflettente e l’oggetto è
interposto uno strato d’acqua, la luce provienente dall’oggetto
e riflessa dalla parete prima di arrivare all’occhio deve
riattraversare lo strato d’acqua e l’immagine percepita è
contemporaneamente un’immagine riflessa e rifratta.
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