Riflessione - Cosa fa la luce |
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Obiettivo
Comportamento della luce (fascio di luce e raggio di luce) quando incontra
una superficie piana riflettente (molto levigata). |
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Materiale |
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Come procedere
Cosa si vede Nel caso della torcia e del proiettore, si vede formarsi sulle pareti una macchia luminosa, la cui posizione cambia cambiando l’orientazione relativa di sorgente e specchio. La macchia si trova sulla parete opposta allo specchio se il fascio di luce iniziale ha asse perpendicolare allo specchio; si trova a sinistra dello specchio se il fascio di luce arriva sullo specchio da destra e viceversa se arriva da sinistra; si trova più in alto dello specchio se il fascio di luce arriva sullo specchio dal basso e viceversa. Disponendo il telo parallelamente allo specchio e muovendolo dalla sorgente verso lo specchio la macchia di luce sulle pareti scompare, mentre sul telo si vede una macchia di luce che si allarga progressivamente mantenendo la stessa forma e che appare più intensa sulla faccia rivolta alla sorgente. Le macchie sulle pareti scompaiono anche disponendo il telo nello spazio fra specchio e macchia. In questo caso sul telo si vede una macchia che appare più intensa sulla faccia rivolta allo specchio. Le dimensioni della macchia sul telo sono più grandi che nel caso precedente ed aumentano allontanandosi dallo specchio verso la parete su cui si trovava inizialmente la macchia di luce. Le foto riproducono le diverse
situazioni in un ambiente ristretto (scatola da scarpe), ove il telo è
sostituito da un foglio di carta bianco. Il fascio
laser nell’aria produce
sulle pareti della scatola minuscole macchie luminose di colore rosso.
La polvere (di gesso, talco, ….) permette la visualizzazione del
fascetto di luce rossa (cilindro molto stretto) che incide sullo specchio e di
un fascetto di identiche dimensioni che viene riflesso dallo specchio seguendo
le stesse regole di “inversione” alto/basso, destra/sinistra già
individuate nel caso del fascio della torcia e del proiettore.
Il fascio laser nell’acqua e latte si comporta ancora nello stesso modo. Guardando dall’alto si vedono due segmenti rossi che formano una V che, al cambiare della direzione in cui è puntato il laser, si apre e si chiude o ruota nello spazio mantenendosi sempre in un piano perpendicolare al fondo della scatola. Conclusioni e interpretazioneDalla sorgente esce un “fascio” di luce di forma e dimensioni che dipendono dal tipo di sorgente. Nel caso del laser si tratta di un fascetto cilindrico che è reso “visibile” in aria dalle particelle di talco o gesso e in acqua dal latte. Esso ci indica cosa accade a ogni singolo raggio di luce di cui possiamo immaginare costituito qualunque fascio che colpisce lo specchio (raggio incidente). Ad ogni raggio incidente corrisponde un raggio riflesso la cui direzione nello spazio è individuabile seguendo due regole: · Raggio incidente e raggio riflesso si trovano sullo stesso piano, che è il piano perpendicolare allo specchio nel punto in cui il raggio incidente lo colpisce · Raggio incidente e raggio riflesso sono ugualmente inclinati rispetto al piano (o rispetto alla perpendicolare al piano). In linguaggio più tecnico angolo di incidenza e angolo di riflessione sono uguali Nelle tre figure sono rappresentati rispettivamente il comportamento di due fascetti luminosi singoli, ciascuno assimilabile ad un raggio, che incidono su uno specchio con angoli diversi ed il comportamento di tre raggi provenienti da un unico punto sorgente che si propagano nello spazio secondo direzioni che non appartengono ad uno stesso piano. Nel caso della torcia o del proiettore, ogni raggio del fascio che colpisce lo specchio viene riflesso secondo le regole precedenti e l’insieme dei raggi riflessi costituisce il fascio riflesso. Se il fascio tra torcia e specchio si apre a cono, il fascio riflesso si apre ulteriormente perché corrisponde al "ribaltamento", da parte della superficie riflettente, della parte di fascio luminoso che si sarebbe propagata nello spazio al di là dello specchio. In figura questo comportamento della luce è simulato da un cono di carta tagliato in due: una parte rappresenta il fascio incidente, l'altra il fascio riflesso. |